Dobbiamo impegnarci tutti a leggere nella nostra tradizione culturale e storica, nella nostra tradizione letteraria, per ritrovare una ragione della nostra esistenza, un nuovo senso della memoria e del nesso tra passato e presente, in una parola resistere per rimanere uomini e non servi.
Giulio Einaudi
mercoledì 23 giugno 2010
sabato 19 giugno 2010
Capitali silenziosi
mercoledì 16 giugno 2010
I libri che vorremmo leggere
scuola primaria "4 Martiri", classe quarta, Giornata mondiale del libro 2010
I bambini desiderano leggere ma quali libri desiderano i bambini?Ai bambini di classe quarta , l'insegnante ha chiesto di raccontare, descrivendolo, quale libro o quali libri avrebbero voluto leggere. Dalle loro parole, emerge con freschezza il rapporto che i bambini hanno con i libri.
Ho letto tanti libri ma nessuno mi ha interessato.
Solo quello che sto leggendo ora mi interessa di più:un bambino racconta che cosa fa in estate per ogni giorno.
A me piacciono i libri che parlano degli animali perchè voglio conoscere meglio il loro carattere.
Da grande voglio scoprire cosa fanno tutto il giorno gli animali.
Vorrei leggere il libro di un cucciolo di canguro,seguirlo nella sua crescita e vedere come si riproducono.
I libri mi fanno esprimere meglio nei temi perchè imparo a scrivere similitudini,a descrivere ambienti e personaggi,emozioni...
IL LIBRO CHE VORREI...
A me piacciano molto i film di avventura perchè c’è molta natura e animali con cui fare amicizia e giocare insieme ogni giorno.
Io leggo sempre i libri di avventura, uno in particolare che vorrei leggere è “ ALLA RICERCA DELL’ISOLA DI NIM “.Vorrei che la storia venisse ambientata in un’isola deserta in mezzo al mare. Mi piacerebbe avere una casa sull’albero, dove vivere con i miei amici animali e pescare pesci di mattina poi tuffarmi in acqua per farmi una nuotata. Nell'isola, a me piacerebbe incontrare una bambina, così potrei vivere con lei e la mia famiglia. Mio papà ci potrebbe costruire con il legno e le palme degli sdrai per prendere tranquillamente il sole . Di sera cuocerei il pesce pescato alla mattina e gli metterei il limone trovato nella giungla. Questo è il libro che mi piacerebbe leggere.
Sara
I LIBRI CHE VORREI LEGGERE
A me non piace tanto leggere, però, quando mi annoio, leggere è la cosa ideale. A me piacciono favole di animali, che in realtà mettono in evidenza tutti i difetti degli esseri umani. Per esempio, le favole di Esopo “Il corvo e la volpe” o “ La cicogna e la volpe”, sono belle perché esprimono i lati deboli dell’animo ma anche le qualità come la gratitudine. Nei libri vorrei incontrare fate, maghi e principesse, ma anche altri animaletti nascosti. La cosa che mi piace molto sono le figure per esplorare più a fondo le storie. Non mi piacciono i libri che finiscono male o che ti lasciano in sospeso. Mi piacciono anche i libri di danza dove i protagonisti raccontano le loro esperienze.
Emma
IL LIBRO CHE VORREI LEGGERE
Io ne ho letti molti di libri, ma non ho mai trovato un libro come vorrei. Nelle biblioteche, nelle librerie, non ho trovato un semplice libro giallo. I libri gialli mi piacciono perché sono misteriosi e parlano di storie, certe volte anche paurose. Alcune volte ci sono dei cani che aiutano i poliziotti , fiutando l’odore delle persone.
Mi piacerebbe una storia dove i protagonisti sono i membri di una famiglia. Una sera fanno un giro per tutta la città, ma succede una cosa strana, vedono un uomo che cade a terra ferito. Il giorno dopo, gli investigatori chiedono alla famiglia che cosa hanno visto di preciso. Alla fine gli investigatori scoprono il colpevole.
A me piace leggere i libri, ma mi piace anche sentirli leggere. Infatti voglio diventare una scrittrice e se ricorderò ancora questa storia, la scriverò.
Amani
martedì 15 giugno 2010
conversazioni
Passioni
solitudine
Bruciare i libri?
Ci sono crimini peggiori del bruciare i libri.
Uno di questi è non leggerli.
Joseph Brodsky
Uno di questi è non leggerli.
Joseph Brodsky
libri
Universi comuni
Libri
Percorsi verso la biblioteca
scuola primaria Luzzatti e scuola secondaria di 1°grado Stefanini-Salboro
Percorsi
In occasione del 23 aprile 2010, giornata mondiale del libro, la scuola primaria Luzzatti e scuola secondaria di 1°grado Stefanini-Salboro hanno realizzato due percorsi per raggiungere la biblioteca scolastica che utilizzano in comune, accompagnando le frecce del percorso con disegni e citazioni sul libro e la lettura per la scuola secondaria, con disegni e frasi inventate dai bambini, per la primaria, frasi di bambini ma altrettanto belle di quelle dei grandi scrittori per la loro freschezza.
domenica 13 giugno 2010
DOWNLOADS
Oggi inizio a pubblicare il materiale prodotto in occasione della giornata mondiale del libro 2010. Questo è il primo tentativo che faccio:
Il modulo di adesione alla giornata mondiale del libro2010
Oggi inizio a pubblicare il materiale prodotto in occasione della giornata mondiale del libro 2010. Questo è il primo tentativo che faccio:
Il modulo di adesione alla giornata mondiale del libro2010
venerdì 4 giugno 2010
Ponti
Perchè leggere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
G. Flaubert
G. Flaubert
giovedì 3 giugno 2010
Il Diario del lettore: un'idea dalla Francia
Navigando in Internet, ho scoperto che nelle scuole francesi l'uso del Diario del Lettore è comune dalla scuola dell'infanzia alla secondaria superiore. Un articolo offre una definizione e una panoramica sull'uso del Diario . Questa è la mia traduzione della prima parte dell'articolo.
Il diario del lettore - Definizione parte prima
Fare di ogni bambino un lettore assiduo presuppone offrirgli i mezzi per una relazione più profonda con il libro, privilegiando parallelamente la sua esperienza personale . Incitarlo a conservare la traccia di questa esperienza, significa riconoscerne il valore, è permettere allo studente di costruire la sua identità personale e di misurare lungo gli anni e i libri , l'evoluzione del suo immaginario, della sua sensibilità, della sua intelligenza. In un certo qual modo è consentirgli di leggere se stesso attraverso lo specchio delle sue letture.Questa traccia potrà essere di vario genere: disegno commentato oppure no, florilegio di citazioni, ritratto o caricatura del personaggio o dei personaggi, poema, canzone, annotazione di parole sconosciute, strane,insolite o emozionanti, lettera all'autore di ammirazione o di contestazione, ripresa di un episodio o riscrittura modificata di una peripezia o dell'epilogo, collegamento a letture personali, parodia, parallelismo o contrapposizione con vissuti personali, ammissione di non comprensione o di reazione emozionale, identificazione con un personaggio motivata o no, recensione o estratto di una recensione, reazioni umoristiche, emotive...Il Diario del Lettore segue l'evoluzione dello studente ed esiste per essere conservato. Lo studente è libero di farne o non farne un oggetto visivamente piacevole ma può essere incoraggiato a farlo. Effettivamente l'esperienza nelle classi, e soprattutto con gli studenti in difficoltà, prova che il desiderio di “ abbellire” il Diario, cioè ciò che è prima era percepito come un brogliaccio o come un lavoro supplementare, è la prima segnale che indica come la motivazione dell'allievo si stia attivando, rivela che si sta attuando un rapporto di identificazione con il Diario, valorizzando l'esperienza del lettore.
Prestare o chiedere in prestito dei libri, sono poi entrambe attività da lettore impenitente.L' instaurare un dialogo aperto e libero intorno alla lettura, la circolazione degli scritti prodotti, sia che si effettui a livello orale o in qualsiasi altra modalità scelta e regolata dall'insegnante, incoraggiano lo studente a desiderare di offrire un immagine di sé il più possibile positiva. Riuscirci contribuisce inoltre a rinforzare l'auto stima senza la quale non è possibile il successo scolastico.Dare impulso e sviluppare la funzione socializzante della lettura, condizione per una integrazione riuscita, significa instaurare dei rituali che favoriscano all'interno della classe il dialogo e lo scambio intorno alle opere lette per farne un'occasione di riflessione e dibattito.La letteratura è un “luogo della memoria” da condividere e da abitare insieme. Una lettura, anche personale, è sempre il risultato di un processo dialogico e collettivo. La circolazione collettiva delle esperienze di lettore costruisce le fondamenta per l'accesso ad una cultura condivisa e permette di nutrire l'universo mentale dei bambini di riferimenti ed emozioni comuni. Ci sono mille e un modo per creare nella classe una memoria collettiva e un sentimento di familiarità con le opere letterarie: segnalare una scoperta, condividere con un altro lettore dello stesso libro le proprie impressioni, consigliare la lettura di un libro a un compagno di classe, a un genitore, a un professore, partecipare ad una giuria per la selezione di un libro, partecipare a un dibattito con altre classi...Ma il Diario del Lettore si apre oltre ai vari tipi di lettura del bambino o dell'adolescente e anche a tutte le esperienze artistiche o culturali, le più diversificate( spettacoli, esposizioni, ecc.)Costruire una biblioteca personale fa parte dell'atto stesso di leggere e dell'identità del lettore. Non esiste lettore senza biblioteca personale, reale e “mentale”. Leggere è possedere un libro e la sua lettura; leggere è rileggere e memorizzare le diverse riletture; leggere è collegare con un legame individuale, soggettivo ma necessario, i propri libri e la loro lettura. Nessun alunno dovrebbe lasciare il sistema scolastico senza possedere una biblioteca di base , che sia il risultato individuale delle sue scoperte, delle sue scelte, dei suoi apprendimenti e l'espressione di quello che possiamo definire la sua cultura.Richiamare le letture già fatte in modo ricorrente, è incitarlo a rileggere i suoi libri, ripercorrendo le emozioni provate. Ma è anche incoraggiarlo a concepire la sua biblioteca come parte di un insieme più vasto, formato da tutte le altre biblioteche individuali e istituzionali, tra le quali è indispensabile la circolazione e lo scambio.
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