Navigando in Internet, ho scoperto che nelle scuole francesi l'uso del Diario del Lettore è  comune dalla scuola dell'infanzia alla secondaria superiore. Un articolo offre una  definizione  e una panoramica sull'uso del Diario . Questa è la  mia traduzione della prima parte dell'articolo.
 
Il diario del lettore - Definizione parte prima
Fare di ogni bambino un lettore  assiduo presuppone offrirgli  i mezzi per una relazione più profonda  con il libro, privilegiando parallelamente  la sua esperienza personale . Incitarlo a conservare  la traccia  di questa esperienza, significa riconoscerne il valore, è permettere allo studente  di costruire  la sua identità personale e di misurare lungo gli anni  e i libri , l'evoluzione  del suo immaginario, della sua sensibilità, della sua intelligenza. In un certo qual modo  è consentirgli  di leggere se stesso attraverso lo specchio delle sue  letture.
Questa traccia  potrà essere di vario genere:  disegno commentato oppure no, florilegio di citazioni, ritratto o caricatura del personaggio o dei personaggi, poema, canzone, annotazione di parole sconosciute, strane,insolite o emozionanti, lettera all'autore di ammirazione o di contestazione, ripresa di un episodio o riscrittura modificata di una peripezia o dell'epilogo, collegamento a letture personali, parodia, parallelismo o contrapposizione  con vissuti personali, ammissione  di non comprensione o  di reazione  emozionale, identificazione con un personaggio motivata o no, recensione o estratto di una recensione, reazioni umoristiche, emotive...
Il Diario del Lettore segue l'evoluzione dello studente ed esiste per essere conservato. Lo studente è libero  di farne o non  farne un oggetto visivamente piacevole ma può essere incoraggiato a farlo. Effettivamente  l'esperienza nelle classi, e soprattutto con gli studenti in difficoltà, prova  che il desiderio di “ abbellire”  il Diario, cioè ciò che è prima era  percepito come un brogliaccio o come un lavoro supplementare,  è la prima segnale  che indica  come la motivazione dell'allievo si stia attivando, rivela che  si sta attuando un rapporto di identificazione  con il Diario, valorizzando l'esperienza del lettore.
L' instaurare un dialogo aperto  e libero intorno alla lettura, la circolazione degli scritti prodotti, sia che si effettui  a livello orale o in qualsiasi altra modalità  scelta e regolata dall'insegnante, incoraggiano lo studente a desiderare di offrire un immagine di sé il più possibile positiva. Riuscirci contribuisce inoltre  a rinforzare l'auto stima  senza la quale non è possibile il successo scolastico.
Dare impulso  e sviluppare la funzione socializzante  della lettura, condizione per una integrazione riuscita, significa  instaurare dei rituali  che favoriscano all'interno della classe  il dialogo e lo scambio  intorno alle opere lette per farne un'occasione  di riflessione e dibattito.
La letteratura  è un “luogo della memoria” da condividere e da  abitare insieme. Una lettura, anche personale,  è sempre il risultato di  un processo dialogico e collettivo. La circolazione collettiva delle esperienze  di lettore  costruisce le fondamenta per l'accesso ad una cultura condivisa e permette  di nutrire l'universo mentale  dei bambini di riferimenti ed emozioni comuni. Ci sono mille e un modo  per creare nella classe una memoria collettiva e un sentimento di familiarità  con le opere letterarie: segnalare una scoperta, condividere con un altro lettore dello stesso libro le proprie impressioni, consigliare la lettura di un libro a un compagno di classe, a un genitore,  a un professore, partecipare ad una giuria per la selezione di  un libro, partecipare a un dibattito  con altre classi...
Ma il Diario del Lettore  si apre oltre  ai vari tipi di lettura   del bambino   o dell'adolescente e anche a tutte le esperienze  artistiche o culturali,  le più diversificate( spettacoli, esposizioni, ecc.)
Costruire una biblioteca  personale fa parte dell'atto stesso  di leggere  e dell'identità del lettore. Non esiste  lettore senza  biblioteca personale, reale e “mentale”. Leggere è possedere un libro e la sua lettura; leggere è rileggere e memorizzare le diverse riletture; leggere è collegare con un legame individuale, soggettivo ma necessario, i  propri libri e la loro lettura. Nessun alunno  dovrebbe lasciare il sistema scolastico senza possedere una biblioteca di base , che sia il risultato individuale delle sue  scoperte, delle sue scelte, dei suoi apprendimenti e l'espressione di quello che possiamo definire la sua cultura.
Richiamare le letture già fatte in modo ricorrente, è incitarlo a rileggere i suoi libri, ripercorrendo le emozioni provate. Ma  è anche  incoraggiarlo  a concepire la sua biblioteca come parte  di un insieme più vasto, formato da tutte le altre biblioteche individuali e istituzionali, tra le quali è indispensabile la circolazione  e lo scambio.
           Prestare o chiedere in prestito  dei libri, sono poi entrambe attività da lettore impenitente.
 
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