mercoledì 7 luglio 2010

MI RICORDO ... grandi incontri 1

(scuola secondaria di 1° "Stefanini/Salboro")  




Mi ricordo... che il primo libro che mi è piaciuto è stato: "Capelli Viola". Me l'avevano consigliato  a scuola per leggerlo durante le vacanze e poi è diventato  un libro divertente e piacevole da leggere. racconta di una ragazza che non vuole essere uguale a tutti gli altri, e così si tinge i capelli di viola;anch'io a volte ho voluto cambiare qualcosa e rendermi unica, per questo mi ritrovavo nelle azioni della protagonista, di ciò che diceva e che faceva. E' un libro scritto molto bene, facile da leggere e molto bello!Mentre lo leggevo, pensavo a come era la protagonista, me la immaginavo e cercavo di capire come potessero essere i suoi sentimenti, e quindi rendevo la lettura più divertente.
Appena ho visto il libro, ho pensato che ci avrei messo molto a leggerlo e che fosse brutto e noioso, invece appena ho iniziato a leggerlo mi è subito piaciuto moltissimo e l'ho letto in poco tempo.
E' un libro che racconta la voglia e il desiderio di essere unici, diversi dagli altri, e molto spesso di non piacersi per ciò che si è; quando lo leggi puoi capire anche alcune cose che forse nessuno ti aveva mai spiegato.
Lo rileggerei molto volentieri un'altra volta per rivivere le stesse sensazioni e le stesse emozioni. Io da questo libro  ho imparato davvero molto!
                                                                                       Linda classe terza
Mi ricordo  il primo libro che mi hanno letto è  stato la storia di PinocchioRicordo mio papà  che me lo leggeva prima di andare a letto. Amavo moltissimo  quella favola piena  di avventura, ricca di colpi di scena ma soprattutto ero attratto dal personaggio di legno che l'amore è riuscito a far diventare  un bambino vero. Ogni volta che mi veniva letto provavo molta emozione e oggi capisco che la storia di Pinocchio percorre la vita di ogni bambino, da prima  non si apprezzano  i sacrifici dei genitori, si da molto ascolto alle parole degli amici che sempre  sono valide, si pensa  di saper affrontare la vita solo credendo di essere già grandi  rischiando di trovarsi nei guai. Solo quando abbiamo veramente bisogno dei genitori ci rendiamo  conto  che nessuno dà l'amore disinteressato che danno i genitori per tutta la vita e in qualsiasi momento.
                                                                            Alessandro classe terza 

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